Il 14 febbraio 2013, un miliardo di persone di 207 Paesi si sono radunate e hanno ballato per chiedere la fine della violenza contro donne e bambine: nel giorno di San Valentino, la festa dell’amore, piazze, strade, scuole sono state invase pacificamente da chi ha unito il proprio corpo e il proprio spirito nel ballo «Break the Chain» per esprimere il proprio sostegno ai corpi e agli spiriti violati delle donne e delle bambine vittime di violenza. Anche quest’anno il Trentino – nei luoghi dello scorso anno: Trento, Rovereto, Arco, Dro, Pergine Valsugana, Riva del Garda – ha aderito all’iniziativa «One Billion Rising», la campagna globale per fermare tutti i tipi di violenza contro le donne e le bambine.
Qualche giorno fa si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “V-Day” alla presenza dell’assessora Sara Ferrari e delle organizzatrici. «Per me è motivo di grande soddisfazione – ha spiegato l’assessora Ferrari aprendo l’incontro con la stampa – essere qui, oggi, assieme alle organizzatrici del V-Day «One Billion Rising». Il tema della violenza contro le donne è molto sentito anche in Trentino: lo è perché il fenomeno c’è ed è giusto quindi che venga assolutamente affrontato. I numeri che abbiamo reso pubblici nel novembre dell’anno scorso, in occasione della giornata sulla violenza contro le donne, ci dicono che il fenomeno è in emersione, che aumentano le denunce. Per questo è assolutamente importante continuare a parlarne: più lo facciamo, più il tema diventa patrimonio collettivo e più noi abbiamo speranza di depotenziarlo, se non proprio di eliminarlo. È significativo che ci sia una presa di coscienza collettiva di questo problema e per questo sono già cominciati in via sperimentale interventi di educazione alla relazione di genere dentro le scuole, affinché i giovani imparino ad avere un corretto rapporto tra uomini e donne e sappiano valorizzare le diversità. Il ballo nelle piazze di venerdì 14 febbraio sarà l’occasione per ritrovarci in tanti, tantissimi, a gridare il nostro no alla violenza contro le donne e le bambine.»
E questo accadrà in tutto il mondo: nella festa dell’amore dedicata a San Valentino si ballerà di nuovo anche in Trentino, ad Arco, Dro, Pergine Valsugana, Riva del Garda, Rovereto e Trento, per urlare la volontà di cambiare le strutture sociali e i paradigmi culturali che permettono i femminicidi, i maltrattamenti verbali e mentali, le violenze fisiche, gli stupri e gli assassini. Ma anche per chiedere giustizia per donne e bambine, per garantire il loro diritto a una vita sicura, dignitosa e protetta dalle istituzioni.
Per rivendicare pari cittadinanza per tutte le donne e le bambine del pianeta. L’invito per venerdì è quello di indossare abiti dai colori prestabiliti: il nero in segno di lutto, il rosso colore della violenza e il rosa per la vittoria delle donne.
Durante il minuto di silenzio tutti alzeranno la mano, per poi ballare assieme «Break the chain / Spezza la catena», l’inno di V-Day. Sul sito www.onebillionrising.org si trovano i video con la canzone e i passi della coreografia per favorire la partecipazione, unitamente alla documentazione dei 207 Paesi che aderirono nel 2013, i testi prodotti da Eve Ensler e l’invito a unirsi alla campagna nel 2014. «Noi abbiamo voluto mantenere il coordinamento provinciale – hanno spiegato le organizzatrici – perché è bello sapere che mentre si balla ad Arco, lo stesso avviene a Pergine e così via. È bello sapere che siamo nel mondo, ma anche in rete nella nostra provincia.»
Un ringraziamento è quindi andato all’Assessorato provinciale alle Pari opportunità e alla Commissione Provinciale alle Pari Opportunità per il sostegno e la diffusione dell’iniziativa. «L’augurio – ha concluso l’assessora Ferrari – è che l’appuntamento di venerdì possa essere per i giovani l’espressione simbolica di un impegno: la danza è un messaggio immediato, molto più efficace che di tante lezioni. Ecco perché l’augurio è che questa iniziativa, con il tempo, possa inserirsi all’interno di un percorso di presa di coscienza che ne dia un significato ancora più forte.»
[Fonte: l’Adigetto.it]